mercoledì 2 maggio 2012

Capitolo 4, non era da fare, lo faccio

v'è uno spiraglio di vita ch'entra in stanza, fantasia s'incunea in corrente, si libra oltre tetti, ha un contocorrente aperto l'anima, s'adagia lieve oltre i pensieri, altrettanti ne moltiplica a reclamare vita. baratta occasioni con impegni, sorride come maschera di cera, sin troppo inespressiva. è giorno e si lavora, abbiam la notte per non dormire. un po' faccio, un poco m'adagio, morbida è l'erba post acquazzone, non irrita la pelle, non s'alza polvere, tutto acquista nuovo peso. lancio bastoni che nessun cane mi riporta, ti stimo. qualche gioco di parola, che mantengo, rime, ora di studiare. presente.

Mister Gigiuz

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